Aggiornamento maggio 2022 – Il Decreto PNRR 2 ha nuovamente rimandato al 15 luglio 2022 l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Aggiornamento luglio 2021 – Con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 118 è stata prorogata ufficialmente al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del nuovo codice crisi d’impresa

Il 1 settembre 2021 entra in vigore il nuovo codice crisi di impresa.

Abbiamo già approfondito che cos’è il codice crisi di impresa nel nostro articolo nuovo codice crisi d’impresa. Ricordiamo infatti che avrebbe dovuto entrare in vigore già nel 2020 ma è stato poi prorogato al 1 settembre 2021 a causa della difficile situazione economica causata dal Covid-19.

Nonostante si prefigurasse un ulteriore slittamento alla primavera 2022 della nuova normativa, sembra invece che la data del 1 settembre 2021 sia tuttora confermata.

Eccoci quindi arrivati alla sua effettiva entrata in vigore. Ma cosa cambia con il nuovo codice di crisi dal 1 settembre 2021?

Le novità principali sono che tutte le aziende in Italia dovranno:

  1. monitorare il proprio stato di salute grazie ai nuovi indici di crisi
  2. segnalare eventuali casi di allerta crisi agli organi preposti.

1. Monitorare gli indici di crisi di impresa

Gli indici di crisi di impresa sono il risultato di particolari formule matematiche. Il loro scopo è stabilire al meglio il grado di salute economica e finanziaria di una azienda.

L’indice di crisi più importante è l’indice DSCR (Debt Service Coverage Ratio). Questo indice infatti consente di prevedere la sostenibilità finanziaria dei debiti aziendali. Per esempio se l’indice DSCR è maggiore di 1 l’azienda è da considerarsi finanziariamente sana. Al contrario valori inferiori forniscono indicazioni di allarme.

Puoi approfondire alla pagina DSCR calcolo indice crisi d’impresa come calcolare gli indici di allerta crisi e quali strumenti usare.

2. Obbligo di segnalazione

Come abbiamo detto dal 1 settembre 2021 entra in vigore l’obbligo di segnalare eventuali allerte crisi di impresa agli organi preposti. Ma chi sono questi organi?

Con la nuova normativa sono stati definiti appositi organi di controllo chiamati OCRI (organismo di composizione della crisi d’impresa).

L’OCRI è un collegio di tre esperti istituito presso ogni Camera di Commercio. La CCIAA di riferimento è quella competente per sede legale dell’azienda.

Questo collegio ha il compito di ricevere le segnalazioni sui possibili indizi di crisi e gestire la successiva fase di allerta. L’organismo valuterà quindi se tale segnalazione sarà reale o meno. Nel caso peggiore gestirà quindi il procedimento di composizione assistita della crisi supportando l’imprenditore.

Cosa fare da quando entra in vigore

In conclusione dal 1 settembre 2021 diventa di vitale importanza per le imprese italiane adempiere ai nuovi obblighi di legge in materia di monitoraggio dei nuovi indici di crisi.

Per questo motivo abbiamo aggiornato il software MKT Analisi di Bilancio che ora permette anche una verifica precisa e puntale del proprio stato di salute grazie ai nuovi indici di crisi DSCR previsti dalla normativa.