Se ti stai chiedendo il codice SDI cos’è sei nel posto giusto. In questo articolo infatti vedremo tutto quello che c’è da sapere sul codice destinatario fatture elettroniche, o codice SDI.

Il codice destinatario è un codice alfanumerico usato dalla Agenzia delle Entrate per consegnare le Fatture Elettroniche. Viene chiamato comunemente codice SDI perché SDI sta per “Sistema di Interscambio”: il nodo di smistamento delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate.

Il codice SDI è l’alternativa alla PEC per ricevere le fatture elettroniche. Viene usato dai service di Fatturazione Elettronica e dalle software house in quanto permette di automatizzare la ricezione delle fatture. Questo perché la PEC al contrario manca degli strumenti utili per la gestione automatizzata della fattura elettronica.

Per ottenere il proprio codice SDI puoi richiederlo all’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, se utilizzi un servizio di Fatturazione Elettronica ti viene dato direttamente da chi ti fornisce il servizio.

Più avanti in questo articolo vedremo anche come indicare il proprio codice SDI all’Agenzia delle Entrate una volta per tutte per non doverlo comunicare a tutti i fornitori ogni volta. Ma prima di questo vediamo meglio cos’è il codice SDI e come funziona.

Come funziona il codice SDI

In pratica funziona così: quando un tuo fornitore emette una fattura elettronica destinata a te, questa, prima di arrivare a te, passa tramite il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate. Quando il SDI la riceve deve prima di tutto capire dove consegnartela. Per fare questo “legge” la P.IVA del destinatario (committente) riportata sulla fattura.

Se hai indicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate dove ricevere le tue fatture elettroniche (che può essere un codice SDI o una PEC), il SDI collega la tua P.IVA a quel metodo di consegna e ti invia lì la fattura elettronica. Molto semplice.

Se invece non hai indicato dove ricevere le fatture sul sito dell’Agenzia delle Entrate allora l’SDI invia la fattura alla PEC o al codice SDI indicato sulla fattura. Se non è indicato nulla neanche lì la fattura viene inviata alla tua PEC ufficiale. In ogni caso la fattura sarà sempre a tua disposizione nel tuo cassetto fiscale, anche se gestirle da lì può essere un po’ scomodo.

Come abbiamo già visto nell’articolo Codice destinatario fattura elettronica: cosa non fare non serve quindi comunicare il proprio codice SDI a tutti i propri fornitori. A differenza di quanto molti pensano infatti basta indicarlo sul sito dell’Agenzia delle Entrate una volta per tutte.

fatturazione elettronica servizio online

Come indicare il proprio codice SDI all’Agenzia delle Entrate

E’ molto semplice e si fa tutto online sul sito dell’Agenzia delle Entrate Fatture e Corrispettivi.

Prima di tutto assicurati di essere abilitato per operare per conto della P.IVA. Se non lo sei chiedi al tuo commercialista di abilitarti.

Quando sei pronto segui i seguenti step:

  1. Vai al sito Agenzia delle Entrate
  2. Entra con SPID (o altro se preferisci)
  3. Seleziona Incaricato
  4. Scegli la P.IVA dall’elenco
    NB: se non la trovi è perché non sei abilitato, in tal caso chiedi al tuo commercialista.
  5. Quando arrivi sulla pagina di benvenuto cerca la sezione “Fatturazione elettronica” e clicca sulla voce “Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche” (vedi immagine).
  6. Spunta Codice Destinatario, scrivi il tuo codice nell’apposito campo e clicca su Aggiorna.

Codice destinatario cassetto fiscale

Fatto! Da questo momento l’Agenzia delle Entrate assegnerà automaticamente al tuo codice SDI tutte le fatture elettroniche intestate alla tua P.IVA.

In altre parole non dovrai più preoccuparti di che codice o PEC i tuoi fornitori indicano sulle fatture a te destinate.

Più aziende possono avere lo stesso codice destinatario fatture elettroniche?

Si. Infatti il Codice Destinatario non è più chiamato Codice Univoco da quando la normativa ha previsto la possibilità di utilizzare il servizio di intermediari.

Il Codice SDI quindi non è unicamente dedicato alla tua P.IVA, ma individua invece il canale di consegna. In altre parole, se usi il codice destinatario del tuo intermediario è molto probabile che anche altri suoi clienti usino lo stesso.

Questo ovviamente non inficia minimamente la sicurezza dei dati perché a far testo resta sempre comunque la tua P.IVA. Quindi è impossibile che un committente riceva le fatture elettroniche intestate a un’altra P.IVA, proprio perché la gestione è automatica.

Come ottenere subito il tuo codice destinatario

Per ricevere in automatico le tue fatture già convertite in formato PDF puoi attivare il Servizio di Fatturazione Elettronica MKT. In pochi minuti dall’acquisto ricevi il tuo codice destinatario già attivo.

In questo modo potrai evitare di ricevere le fatture elettroniche via PEC e di doverle convertire da XML a PDF a mano una alla volta! Se dovessi invece ricevere delle fatture sulla tua casella PEC puoi comunque visualizzarle utilizzando il convertitore gratuito di MKT.