"Il Maestro di Botteg@"

Pillole di Management  5


La Bottega assorbe senza traumi la perdita di un collaboratore anche di elevato livello nella catena gerarchica. Il suo sistema di sostituzione dei collaboratori è basato sulla spinta verso l’alto. Un collaboratore che se ne va “attira” il suo sostituto dal basso.

In genere la sostituzione di un collaboratore è vista come una crisi. Nella Bottega la sostituzione di un collaboratore genera risorse economiche. Queste vengono investite per introdurre, con l’aiuto dei Consulenti, l’innovazione culturale, manageriale e tecnologica necessaria alla crescita dell’azienda. In tal modo la Bottega non solo riempie il vuoto lasciato dal collaboratore dimissionario, ma addirittura migliora le sue prestazioni complessive. E lo fa senza correre il rischio di turbare l’Armonia.

Nella Bottega nessuno spinge per fare carriera, nessuno sgomita per avanzare. Chi ha ambizioni le dichiara e le discute con il suo Capo per poterle tradurre in strategie ed obiettivi definiti, armonizzati e condivisi con tutti, fino al massimo vertice aziendale.

Oltre che strumento di misura del successo aziendale, il Controllo di Gestione è il mezzo trasparente e oggettivo con cui vengono dimostrate le capacità del collaboratore di raggiungere le proprie ambizioni.

La Bottega sostituisce il concetto del valore del collaboratore basato sulla sua insostituibilità, con quello, esattamente contrario, della sua sostituibilità. E’ premiato il Maestro che riesce a far diventare il proprio allievo migliore di sé stesso. Se all’interno della Bottega tutti diventano dei fuoriclasse ne guadagna tutta la Bottega.

L’azienda ha preso un impegno solenne nei confronti di tutti i suoi Capi Bottega: nessuno sarà scavalcato senza aver preventivamente dato il proprio assenso. In tal modo ogni Capo è pronto a farsi da parte, con onestà intellettuale, quando un suo ragazzo è diventato più bravo di lui. Il Capo è premiato – anche economicamente – perché ha dimostrato di essere stato anche un buon Maestro.